È strano camminare per strada la mattina e non sentire più quelle tenere voci dei bambini,dello slam, che nel vederci all’unisono intonavano “how are you…..how are you”.
Bastava un semplice” bene grazie” ed i loro volti si illuminavano, le loro mani si appoggiavano alle mie, scortandomi per buona parte del cammino. sembrava che non volessero lasciarmi andare, mi facevano sentire un Dio.
Storie disperate ho ascoltato, scene raccapriccianti ho visto, semplici gesti come la manipolazione di palloncini o la distribuzione di caramelle ho fatto per regalare loro qualche minuto di allegria.
Ragazzi di “strada” , orfani, disabili, ragazzi disperati ma anche ragazzi benestanti e ragazzi “normali” nella mia permanenza ho incrociato….una cosa li accomunava li accomuna e li accomunerà ….il sorriso.
Di questa esperienza africana di certo non mi resterà come ricordo indelebile il ruggito del Re leone,ma un qualcosa che nei momenti di sconforto e di impotenza ,di fronte alla disperazione ed alla miseria in cui versa la maggior parte della popolazione kenyota, mi ha illuminato il cammino e scaldato il cuore ovvero il sorriso dei tanti bambini che ho incrociato.
Vincenzo, Nairobi (Kenya) – Agosto 2012 (per ingrandire la foto clicca qui)
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