Fra le varie opzioni abbiamo scelto di sostenere a distanza le attività del centro Shalom di Lusaka. Una scelta quasi casuale: desideravamo destinare i nostri fondi a chi ne aveva bisogno e il Centro Shalom in quel momento era il primo.
Questa estate, dopo aver frequentato il corso di preparazione, ho trascorso tre settimane come volontaria proprio al centro Shalom costruito da L’Africa Chiama a Kanyama, in Zambia.
Ho incontrato decine di ragazze, ragazzi, bambine e bambini che frequentavano la scuola e il Centro.
Ricordo Luisa, all’ultimo anno della Secondary school : vorrebbe fare la maestra.
E il piccolo Jay che arrivava sempre primo alla mensa e andava via per ultimo.
E il gruppo dei bambini disabili che per nulla al mondo avrebbero rinunciato a un solo giorno di scuola e di palestra.
E tante mamme con i loro bambini che aspettavano pazienti per ore il loro turno per una visita alla clinica del centro.
Cibo, istruzione, salute e gioco : per noi sono scontati, per loro diventano realtà grazie al sostegno a distanza fatto da persone che decidono di sostenere altre persone in altri parti del mondo per garantire loro un futuro diverso e migliore.
Francesca Giraldi – Sostenitrice a distanza