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stagione delle piogge

Il racconto di Beatrice volontaria in Zambia

  stagione delle piogge  
   
   
   
   

A gennaio, in Zambia, è cominciata ufficialmente la stagione delle piogge, un po’ più tardi rispetto agli anni passati, ma decisamente intensa! Infatti, ad oggi, piove costantemente almeno mezza giornata e spesso anche la notte, rendendo il compound di Kanyama a tratti inagibile: a causa del terreno roccioso e poco drenante le strade si trasformano in pochissimo tempo in veri e propri laghi di acqua e fango.

Questo tuttavia non scoraggia affatto me e Giulio (anche lui in servizio civile), gloriosi volontari di Africa Call Zambia, anzi!

Ogni mattina, muniti di stivali di gomma, camminiamo per giungere allo Shalom Center e per entrambi si tratta di una passeggiata sicuramente diversa dal solito ma al tempo stesso speciale, nella sua particolarità.

Il tempo sfavorevole non limita nemmeno le attività del nostro centro, che proseguono alla grande. La scuola è cominciata ad inizio del mese e gli studenti iscritti sono molto numerosi, circa 714 nelle classi normali e 40 in quelle speciali. Inoltre, siccome la scuola Shalom lavora con l’obiettivo di spezzare lo stigma della disabilità promuovendo l’inclusione (da qui il motto Keeping Hope Alive, Breaking the Stigma on Disabilities), 14 bambini con disabilità sono stati inseriti nelle classi normali, in un programma di integrazione.

Anche per le nostre due fisioterapiste gennaio e febbraio sono stati mesi intensi! Infatti, nonostante la pioggia, numerosi bimbi con le loro mamme si sono recati al Dipartimento di fisioterapia del centro. Per L’Africa Chiama la fisioterapia è un importante investimento, su cui puntiamo moltissimo perché ne riconosciamo l’importanza a lungo termine per il benessere del bambino.

Per questo, l’obiettivo principale che ci siamo prefissati è rendere questo servizio il più sostenibile possibile: le fisioterapiste quotidianamente coinvolgono le mamme durante la seduta, insegnando loro le manovre principali da eseguire sui loro figli, affinché siano in grado di ripeterle da sole a casa.

A proposito! Oggi vi presento Regina, la bimba a cui mi sono affezionata di più da quando ho iniziato ad occuparmi delle attività concernenti la fisioterapia.

Sebbene questa piccina soffra di grossi problemi cerebrali e motori ha una carica sensazionale e non c’è disabilità che la scoraggi! Si alza perché vuole camminare, cade, si rialza, ride, cade di nuovo e si rialza ancora. Cerca di fare costruzioni con cubetti di legno, fa fatica a prenderli in mano ma non si demoralizza e insiste finché non ce la fa: per me, è un piccolo, dolcissimo, grande esempio.

Beatrice Berto, volontaria in servizio civile nel compound di Kanyama (Zambia)

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