Questo evento viene ricordato ogni anno dall’associazione L’Africa Chiama, impegnata da 17 anni in Kenya, Tanzania e Zambia con azioni concrete nella promozione dello sviluppo inclusivo su base comunitaria di tanti esclusi, bambini in particolare, che vivono in un contesto sociale dove il disabile viene segregato e stigmatizzato come una maledizione oppure una vergogna. “Operiamo per assicurare che questi bambini – afferma Italo Nannini, presidente della ong fanese- possano utilizzare al meglio le loro abilità e i loro diritti per diventare protagonisti attivi della comunità e della società. Cerchiamo di spezzare il circolo vizioso tra povertà e disabilità occupandoci di prevenzione, riabilitazione ed integrazione scolastica e sociale di circa 400 bambini e ragazzi con disabilità di varia natura.”
Lunedì 3 dicembre, nel compound di Kanyama, in Zambia, nel Shalom Center de L’Africa Chiama che comprende una scuola primaria e una scuola secondaria per un totale di 970 alunni, un poliambulatorio, la giornata è stata preparata da tempo con un programma molto intenso che prevede la presenza di autorità scolastiche e sanitarie e interventi di danze e musiche da parte degli alunni , anche di quelli disabili preparati da insegnanti di sostegno. In Tanzania, nella città di Iringa, presso gli 8 Centri di zona, attrezzati a sala di fisioterapia, per tutta la settimana fisioterapisti e logopedisti si alterneranno per sensibilizzare e informare tutta la comunità sulle varie tematiche connesse alla disabilità. Nei mesi scorsi, con il progetto “oltre le barriere, sono state costruite rampe accessibili per i bimbi in carrozzella in 6 scuole statali dove è attiva la mensa scolastica de L’Africa Chiama per circa 3.000 alunni. Invece in Kenya, a Nairobi, i nostri bimbi disabili di Soweto con i fisioterapisti e con una rappresentanza dei genitori parteciperanno ad una manifestazione organizzata dal Distretto Sociale sui temi dei diritti delle persone con disabilità e sull’abbattimento delle barriere sia architettoniche che quelle culturali.
Purtroppo in quei contesti sociali, sradicare le tradizioni è molto difficile ed anche la vita delle persone più vulnerabili si potrà migliorare solo con interventi di lunga durata molto impegnativi, anche dal punto delle risorse finanziarie, che richiedono la vicinanza concreta di persone sensibili e generose, perché nessuno debba essere lasciato indietro. Per conoscere tutte le proposte di un Natale solidale con L’Africa Chiama visitare il sito www.lafricachiama.org