IL MONDO CHE VORREI GARANTISCE….
In occasione della Settimana Africana Regionale – XXIV° edizione – viene promossa l’iniziativa “Il mondo che vorrei garantisce…alimentazione, salute, educazione, accoglienza, inclusione e sviluppo”
Questi sono i settori nei quali l’associazione L’AFRICA CHIAMA è impegnata ogni giorno in Kenya, Tanzania, Zambia e Italia, e sono i diritti per i quali ci battiamo quotidianamente.
Per noi non sono solo belle parole, ma sono azioni concrete che mettiamo in atto ogni giorno!
Durante la Settimana Africana Regionale abbiamo deciso di ribadirli e di lanciare questo messaggio nelle vie della città di Fano e dintorni per non darle per scontate…mai!
Per ogni parola abbiamo poi scelto di far conoscere una donna o un uomo di origini africane che attraverso la propria professione o il proprio talento ha deciso di fare qualcosa. Conoscerli ci ricorda che l’Africa cammina a testa alta verso il cambiamento.
Buona Settimana Africana Regionale!
Scarica qui il PROGRAMMA COMPLETO
ALIMENTAZIONE
Progetto Mense Scolastiche – Tanzania
Uno degli obiettivi esplicitati dalle Nazioni Unite nell’agenda 2030 è quello di “porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”.
Mr. Musonda J. Mofu è direttore esecutivo della “National Food and Nutrition Commission”, che da 52 anni opera in Zambia affrontando la malnutrizione e promuovendo una cultura nutrizionale per garantire il sostentamento della popolazione, partendo dalla cura dei gruppi più vulnerabili.
La violenza sessuale sulle donne è una dolorosa piaga sociale per il continente africano e l’impegno di professionisti che sappiano prendersi cura delle vittime è di cruciale importanza.
Il dottor Denis Mukwenge, ginecologo congolese, è diventato il massimo esperto nella cura di danni fisici causati dallo stupro e nel 2018 ha ricevuto, insieme a Nadia Murad, il “Premio Nobel per la Pace” con la seguente motivazione: “per i loro sforzi volti a porre fine all’uso della violenza sessuale come arma di guerra e conflitto armato”.
EDUCAZIONE
L’emancipazione che un popolo oppresso può raggiungere ha come principio e come meta una sovversione del pensiero. Per questo è fondamentale continuare ad investire sulla formazione intellettuale fin dall’infanzia. A questo proposito presentiamo Issa Gulamhussein Shivji, giurista tanzaniano impegnato sulle tematiche riguardanti lo sfruttamento economico della Tanzania. Il prof. Shivji è anche tra i fondatori del CORA (Collective for the Renewal of Africa), associazione di intellettuali africani (scienziati, scrittori, artisti, politici) fondata nel 2020 con l’intento di trasformare la crisi pandemica in opportunità di cambiamento.
ACCOGLIENZA
Una delle emergenze che interessano diverse comunità africane riguarda l’edificazione di spazi per accogliere bambini e ragazzi che vivono per strada. Un originale contributo è stato dato dall’artista kenyota Sane Wadu, uno dei padri dell’arte contemporanea africana, che oggi vive a Naivasha, in cui ha fondato un centro dedicato all’educazione artistica dei ragazzi di strada.
“Il nostro sogno è di avere qui un centro multidisciplinare che possa educare i ragazzi in diverse discipline: la musica, l’arte, il disegno, la scultura. Ma mancano i fondi, manca la passione delle istituzioni a portare avanti questi progetti” (Sane Wadu, in Nairobi Art Boom, Artibrune, n. 36, 2017).
INCLUSIONE
Disabilità non è sinonimo di inabilità ed occorre un contesto culturale che sappia evidenziarlo. A questo proposito presentiamo la band congolese “Staff Benda Bilili” (che in lingala significa “guarda oltre le apparenze”), formata da musicisti con una paraplegia, nata all’inizio del 2000 tra le baracche di N’djili, un sobborgo di Kinshasa, in Congo. Le canzoni raccontano la vita dei diseredati: disabili, bambini di strada, rifugiati, senzatetto. La crudezza dei testi è incorniciata dall’atmosfera festosa della musica, che richiama alle sonorità reggae e blues.
SVILUPPO
La valorizzazione dei prodotti del territorio africano è fondamentale per lo sviluppo economico del paese. L’imprenditore nigeriano Aliko Dangote, nato a Kano e residente a Lagos, ha creduto nelle risorse del proprio paese investendo sull’agricoltura locale per la produzione e l’esportazione di materie prime alimentari, quali zucchero, sale, farina.
“Let me tell you this and I want to really emphasise it … nothing is going to help Nigeria like Nigerians bringing back their money. If you give me $5 billion today, I will invest everything here in Nigeria. Let us put our heads together and work” (Who Is A Wealthy Man? The Aliko-Dangote Story, Nigerian Observer, 2014).
Programma Settimana Africana Regionale 2021
Partner/aziende Solidali XXIV° Settimana africana (2021)