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ARTICOLO LUCA DOPOSCUOLA AFRICA CHIAMA VOLONTARIATO CROWDFUNDING RETE DEL DONO FONDAZIONE CARIFANO 1

UN DOPOSCUOLA SPAZIALE: 35 GIORNI PER RAGGIUNGERE L’OBBIETTIVO DEL CORWDFUNDING

Dal 1° ottobre è online la nostra campagna di crowdfunding, lanciata insieme alla fondazione CARIFANO e Rete Del Dono a sostegno del nostro servizio di doposcuola gratuito. Ad oggi, grazie a voi, abbiamo superato i 3.000 euro di donazione e ci teniamo a dirvi grazie!!! 

Il doposcuola gratuito per bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Fano, è ripartito a metà ottobre e conta già più di 25 iscritti, numero che tenderà a salire nei primi mesi dell’anno nuovo. Il crescente numero di iscritti e le difficoltà che i bambini hanno affrontato durante la pandemia, ci hanno dimostrato quanto il doposcuola sia ritenuto, dagli stessi uno spazio fondamentale, sia per l’apprendimento che per la socialità! Per questo motivo quest’anno il servizio è stato rivisto e migliorato in modo che potesse sempre più soddisfare le esigenze dei nostri piccoli beneficiari e anche delle loro famiglie con cui da anni si è instaurato un rapporto di collaborazione e fiducia.

Ma la strada da fare è ancora lunga… ecco perché il corwdfunding online è davvero importante! Perché ci permetterà, raggiungendo i 5.000 euro sulla piattaforma della Rete del Dono, di raddoppiare la donazione arrivando a 10.000 euro grazie al finanziamento di Fondazione Carifano! Per questo motivo vi invitiamo tutti a visitare la pagina dedicata alla nostra raccolta fondi sulla Rete del Dono, dare un’occhiata alle ricompense, tra cui troverete una novità natalizia, fare una donazione anche piccolissima e poi spargere più che potete la voce per aiutarci a raggiungere questo importante traguardo!! Insieme possiamo dar vita ad un vero e proprio doposcuola spaziale!

 

PS: Per saperne di più sul servizio leggi la testimonianza di Luca, volontario in servizio civile

“In qualità di volontario del doposcuola, il mio impegno è quello di supportare i bambini e i ragazzi nello svolgimento dei compiti assegnati dalle insegnanti a scuola. Nonostante questo, credo che uno dei più grandi benefici di questo servizio sia l’offerta di uno spazio di incontro e condivisione per ritrovarsi. Ogni bambino e ragazzo è impegnato nella costruzione di una propria identità, a partire dalla propria storia, dalla lingua e dalle tradizioni familiari, dai luoghi vissuti, visitati e custoditi in memoria, atmosfere che si percepiscono ad ogni incontro. Da questa dimensione particolare di ARTICOLO LUCA DOPOSCUOLA AFRICA CHIAMA VOLONTARIATO CROWDFUNDING RETE DEL DONO FONDAZIONE CARIFANO 1 ciascuno si espande il desiderio di conoscenza e apprendimento, ma capita che quest’entusiasmo sia appesantito da sentimenti di noia, rabbia o impotenza, che non si accenda la scintilla del desiderio di sapere, che non si riesca a trovare la giusta motivazione, una buona ragione per fare i compiti. Eppure i bambini continuano a venire, attratti da qualcosa che fa parte di quel luogo, di quel tempo, di quell’universo relazionale, mache resta sempre un po’ vago, indefinito. Paradossalmente credo che sia all’interno di questa sfumatura che operi il servizio. Non ci si occupa – e non potrebbe che essere così – di prestazioni da raggiungere, di termini e scadenze, ma ci si preoccupa di far durare le relazioni. In questa cornice i compiti diventano un espediente, l’occasione di un incontro. Un incontro tra bambino/ragazzo e volontario, ma anche di incontro con la materia di studio, un incontro che il volontario cerca di facilitare attingendo al proprio desiderio di sapere, alla propria curiosità. Non di un sapere confinato a quello libresco, non di uno in particolare, ma di un “sapere” all’infinito, come moto perpetuo, condizione che anima la vita. Mettere in moto la curiosità è l’obiettivo più rilevante che un servizio di doposcuola possa offrire, poiché spesso i tempi scolastici scorrono troppo veloci – tra burocrazia, programmi da rispettare – perché questo processo possa accendersi anche negli animi più fragili o ribelli. Sono convinto che ogni bambino, ogni ragazzo, durante l’ora di matematica – ad esempio – non si confronti tanto con il contenuto della lezione, con le operazioni, le tabelline o i polinomi, ma con il desiderio dell’insegnante, con la qualità e l’intensità della sua passione. Non a caso abbiamo spesso amato certe materie attraverso la voce di quell’insegnante particolare, proprio lui o lei, e non tanto – o non solo – per quello che ci raccontava, ma per come lo faceva. Al Doposcuola siamo alla ricerca di una relazione appassionata. Come volontario mi avvicino con curiosità a questi bambini, ai loro vissuti e alle loro storie, ai loro talenti e alle loro difficoltà, e nel farlo sento sempre un po’ d’insicurezza. Un’insicurezza che a volte si trasforma in gioia, quando l’atmosfera di condivisione si fa più intensa, altre in frustrazione, quando il canale comunicativo mi appare nascosto e non si riesce a trovare. In questo continuo clima di tensione e distensione si svolge l’aiuto compiti. Un processo che si rinnova ad ogni incontro. Un’occasione per riflettere su come l’aiuto agli altri risuona come aiuto a sé stessi”.

Luca Regini, volontario in Servizio Civile Universale in Italia

luca regini servizio.civile.italia

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