Skip links

“IMPARARE AD ESSERE FELICI DI NIENTE.” Il racconto di Nadia volontaria ad Iringa

Non è semplice scrivere certe emozioni, significa renderle concrete, dare loro una forma.
È un sottile senso di vuoto, sento qualcosa che manca.

C’è un po’ troppo silenzio intorno a me.
Ricordo di essere atterrata a Dar es Salaam, la più grande città della Tanzania, terra rossa e case piccole con tetti in lamiera.
Si viaggia stretti, pigiati come sardine. Si ha come l’idea di aver scordato qualcosa, domandarsi costantemente per quale ragione si è dall’altra parte del mondo.

La sensazione che si prova, specialmente quando all’inizio non si conosce neanche una parola di Swahili, è l’impotenza. Non si sa cosa dire o fare per non restare muti di fronte a certi sguardi, che fanno entrare in crisi e crollare ogni certezza.
Da occidentale ero del tutto impreparata a questa tipo di accoglienza. Sono cresciuta in una società dove vige l’egoismo; l’ognuno pensi per sé che Dio pensa per tutti.

Ad Iringa mi hanno accolta Maria e Camilla, civiliste affiancate da Paolo.
Ho soggiornato un mese in una casetta dai muri bordeaux con letti a castello e tende a baldacchino.
Ho avuto l’opportunità di relazionarmi con persone locali, l’occasione di sbirciare il mercato che trabocca di frutta e verdura e conoscere i mezzi di trasporto più comuni: boda bodas e Bajaj.

Sono certa che ognuno di noi, per quanto piccoli siamo, per quanto l’universo possa essere infinito ed indefinito rispetto a noi, abbiamo la possibilità in qualche maniera di essere indispensabili.
Asante Sana.

Nadia Lorenzini, volontaria in Africa, ad Iringa in Tanzania. (Gennaio-Febbraio 2023)

CLICCA QUI maggiori informazioni sul volontariato in Africa!
CLICCA QUI per leggere le altre testimonianze dei volontari in Africa.

CLICCA QUI per iscriviti al prossimo corso di formazione (obbligatorio) per poter vivere un esperienza in Africa.

https://www.youtube.com/watch?v=NZI2UhloVaE&list=PLD90375963AB1ACF8

This website uses cookies to improve your web experience.