Martedì 30 Gennaio Raffaella Nannini, coordinatrice de L’Africa Chiama, e Anita Romagnoli, referente progetti in Africa dell’associazione, arriveranno ad Iringa per una missione di monitoraggio ai progetti che l’ente fanese ha in corso in Tanzania.
Obiettivo della missione quello di incontrare i collaboratori e le collaboratrici dell’associazioni in loco, i partner con cui vengono portati avanti numerosi interventi, le istituzioni locali e le migliaia di beneficiari raggiunti da progetti mirati e concreti.
L’Africa Chiama è presente in Tanzania dal 2006 con progetti che si sviluppano nel settore dell’alimentazione e dell’inclusione di bambini e bambine con disabilità.
Negli ultimi anni il numero dei beneficiari è molto aumentato e attualmente sono più di 4.800 i bambini beneficiari del programma Mense Scolastiche, 300 bambini con disabilità inseriti nei programmi di riabilitazione e circa 40 bambini gravemente malnutriti inseriti nel progetto Kipepeo.
In particolare Raffaella Nannini e Anita Romagnoli monitoreranno lo stato di avanzamento del nuovo progetto WE CARE che L’Africa Chiama ha avviato a fine 2022 grazie al finanziamento di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) che ha l’obiettivo di promuovere l’accesso di bambini, bambine e giovani con disabilità che vivono nella Regione di Iringa a servizi di alta qualità, che includono la prevenzione, la diagnosi, la riabilitazione su base comunitaria e l’inclusione socio-educativa.
“La situazione in Tanzania per quanto riguarda la disabilità è ad oggi molto complessa. Spiega Raffaella Nannini. Secondo i dati nazionali il 9,3% della popolazione totale presenta una forma di disabilità, e tra questi più della metà sono minori. I servizi di prevenzione della disabilità infantile nel periodo prenatale e postnatale non sono sufficienti, efficaci ed accessibili. Inoltre, non esiste nessun sistema di certificazione e registrazione della disabilità per i bambini di età prescolare (0-4 anni). Qui oltre 340.000 bambini e bambine con disabilità rimangono esclusi dal sistema scolastico a causa di strutture non accessibili a carente formazione del personale.”
L’impegno dell’associazione fanese è quello di attivare un sistema integrato di prevenzione, referaggio e servizi di riabilitazione e di salute tale da coprire tutte le province della Regione di Iringa.