E’ difficile raccontare di questo mese. Sono successe così tante piccole grandi cose.
Sono arrivato che conoscevo veramente poco dell’Africa e posso dire che sono ripartito conoscendo qualcosa dello Zambia, anzi, di Lusaka, anzi, di Kanyama, e cambia tutto.
Sono arrivato senza conoscere nessuno e sono ripartito scoppiando a piangere salutando Sakala, l’angelo custode del Centro Shalom, animato ogni giorno da oltre 500 bambini e ragazzi.
Sono arrivato pensando di trovarmi dei poveri bimbi senza nulla, ho visto solo bambini sorridere e divertirsi con quel nulla e donandomi qualcosa di neanche lontanamente immaginabile. Un bimbo disabile dopo averlo aiutato con un braccialetto voleva regalarmi un pacchetto di biscotti.
Sono arrivato con tanti dubbi sapendo di non trovare risposte alle mie domande, “è giusto venire fino a qui?, cambiare certi loro modi di vivere e vedere le cose?, noi bianchi falliti per molti aspetti.”
Allora penso alla scuola Shalom, alla clinica, al pollaio, ai ragazzi disabili, ai genitori dei ragazzi disabili con un lavoro. E capisco che il lavoro fatto è fantastico, e questa è la strada da seguire.
Non mi resta che ringraziarvi di cuore per l’esperienza che mi avete fatto vivere.
Sicuramente solo con calma, con tempi zambiani, avrò modo di rendermi conto di tante cose!
Un grosso abbraccio con la speranza e la volontà di fare ancora qualcosa di importante insieme.
Marco Riva – Volontario a Lusaka (Zambia) – Agosto 2012
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