Un giovane camerunense che ha fondato l’associazione No-Cap contro il caporalato
Sabato 6 ottobre molte associazioni fanesi aderenti alla campagna “Aprite i porti”, si sono date appuntamento presso la tensostruttura di Sassonia, dove Carla Luzi ha salutato tutti i convenuti motivando la partecipazione alla marcia della pace che, per via Colombo, ha raggiunto l’auditoriun S.Arcangelo, per la consegna del premio “Ho L’Africa nel cuore” a Yvan Sagnet, durante la giornata conclusiva della XXI° Settimana africana regionale. Dopo il saluto del sindaco di Fano Massimo Seri e del Vicepresidente del Consiglio Regionale Renato Claudio Minardi è intervenuto Italo Nannini, presidente della ong fanese L’Africa Chiama, per ringraziare tutti i presenti, fra i quali, i rappresentanti dei Comuni di Pesaro, Fermo e Colli al Metauro.
A Yvan Sagnet è stata consegnata una ceramica, l’angelo della pace, opera del prof. Raimondo Rossi, a significare l’impegno sociale e politico di Yvan a difesa di tanti suoi fratelli africani, braccianti agricoli, che vengono sfruttati e privati dei diritti fondamentali in varie zone d’Italia.
Yvan Sagnet è nato a Douala in Camerun il 4 aprile 1985. E’ stato il leader del primo sciopero dei braccianti stranieri in Italia durato circa un mese nell’estate del 2011 nelle campagne di Nardò, Puglia. E’ stato sindacalista per la FLAI-CGIL e ora è tra i fondatori dell’associazione internazionale No-Cap. Oltre a Ama il tuo sogno, Yvan Sagnet ha scritto a quattro mani insieme al sociologo Leonardo Palmisano, Ghetto Italia (Fandango Libri, 2015). Per il loro impegno Yvan Sagnet e Leoanardo Palmisano hanno ricevuto il premio “Premio Antonio Livatino” per la lotta contro le Mafie nel 2106. Yvan Sagnet è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Nelle precedenti edizioni, il premio è stato assegnato, fra gli altri, a Giobbe Covatta, Niccolò Fabi, Lella Costa, Sindaco di Lampedusa, Jean Leonard Touadì, Saba Anglana, Padre Tarcisio Pazzaglia, e Mimmo Lucano, sindaco di Riace.
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