Il nuovo progetto de L’Africa Chiama: la realizzazione di un Centro di Maternità (Shalom Maternity) in Zambia
Domenica 19 maggio si è tenuto il matrimonio più atteso dal mondo dello spettacolo, l’unione civile tra Eva Grimaldi e Imma Battaglia.
Un matrimonio che ha visto il coinvolgimento dell’associazione L’Africa Chiama. Le spose hanno infatti deciso di chiedere a tutti gli invitati, parenti, amici e personaggi pubblici sia della politica che dello spettacolo, di non fare regali ma donazioni da destinare ai progetti dell’associazione che si prende cura di oltre 21.000 bambini in grave difficoltà in Kenya, Tanzania e Zambia.
“Natotele” in Zambia significa grazie e dunque “Natotele ad Eva, Imma e a tutti gli invitati che hanno deciso di celebrare questa unione con il più bello dei gesti d’Amore”.
Questi i ringraziamenti che Italo Nannini, presidente de L’Africa Chiama, ha rivolto ufficialmente ad Eva, Imma e a tutti coloro che hanno aderito alla grande iniziativa di solidarietà.
L’attrice Eva Grimaldi è vicina alla onlus dal 2010, quando ha svolto alcune settimane come volontaria presso i centri dell’associazione nella baraccopoli di Soweto alla periferia di Nairobi. I volti incontrati, le strade percorse e le emozioni di quel viaggio sono rimasti nel cuore di Eva che ha deciso, insieme a Imma, di legare il giorno più importante della loro vita ad un grande gesto d’amore.
Tutti i fondi raccolti in occasione del matrimonio di Eva e Imma verranno destinati per avviare un nuovo importante progetto dell’associazione fanese: la realizzazione di un Centro di Maternità a Kanyama (quartiere periferico di Lusaka, capitale dello Zambia) dove potranno nascere tanti bambini e dove le giovani madri potranno godere di tutte le cure necessarie.
A Kanyama L’Africa Chiama ha avviato nel 2007 un ampio intervento multisettoriale che negli anni, grazie al supporto di tanti donatori, ha visto la realizzazione di una scuola primaria e secondaria, Shalom School, che ospita 950 studenti, di un programma di riabilitazione motoria che raggiunge più di 100 bambini con disabilità, l’avvio della Clinica Shalom che cura una media di 1.000 persone al mese, il programma Stop the Violence per tutelare le vittime di violenza di genere nonchè numerosi interventi di formazione, prevenzione e sensibilizzazione rivolti a tutta la comunità sui temi della salute e alimentazione.
Ora l’associazione si pone una nuova sfida, un centro di maternità, urgente e quanto mai necessario a Kanyama. Qui, dove risiede il 13,9% della popolazione di Lusaka, circa 350.000 persone, è presente un solo ospedale pubblico dove sono impiegati solamente 8 dottori, 6 ostetriche e 1 pediatra. In questo quartiere, ultimo nella lista delle priorità dell’amministrazione comunale, 9 donne su 10 partoriscono in casa e presso l’unico ospedale della zona sono disponibili solamente 5 posti letti per il ricovero da parto.
Un nuovo centro di maternità con 2 sale parto e 20 posti letto sarà senza alcun dubbio una risposta concreta per contrastare mortalità infantile, complicazioni durante il parto e per prevenire patologie e gravi disabilità.
Il progetto del centro di maternità era in embrione da tempo e solo con le donazioni raccolte in occasione del matrimonio di Eva Grimaldi e Imma Battaglia si potrà dare inizio ai lavori.
Imma Battaglia e Eva Grimaldi consegnano l’assegno delle nozze
Eva Grimaldi e Imma Battaglia a Fano per consegnare donazioni raccolte al loro matrimonio
Centro di Maternità Shalom a Kanyama
L’AFRICA CHIAMA COSTRUISCE UN CENTRO DI MATERNITA’ IN ZAMBIA