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UN ANNO IN TANZANIA

Articolo di Camilla volontaria in servizio civile in Tanzania

A pochi giorni dal mio ritorno in Italia non posso non fare a meno di pensare al mio anno trascorso in Tanzania. Eh sì, è già passato quasi un anno da quando ho messo per la prima volta piede in questo paese.

Sono partita senza nessuna aspettativa, senza nessun pregiudizio, senza sapere a cosa andavo incontro. Sono partita con la voglia di conoscere e di mettermi in gioco, di incontrare una cultura diversa dalla mia e di imparare da essa. È stato un anno denso, ricco di scoperte, di riflessioni e di grandi emozioni.

Sento di aver imparato tanto da questa esperienza ma, allo stesso tempo, sento di non rendermi ancora conto realmente di ciò che la Tanzania mi ha donato. Sento che il tempo che ho passato qui non è ancora abbastanza, sento di voler scoprire ancora, di voler imparare ancora. Questi ultimi giorni mi ritrovo a guardare verso nuove direzioni; percorrendo le solite strade, andando nei focal point o casa delle mamme, provo a cogliere nuovi particolari. Non voglio farmi sfuggire nulla; voglio conservare nella memoria ogni dettaglio. So però che tutti i miei tentativi sono destinati a fallire.

È difficile cogliere le mille sfumature di questi luoghi e di questa cultura e un anno non è abbastanza. Continuo a ripetermi che un anno non è abbastanza. Ripenso ai primi tempi, a quando il mondo intorno a me sembrava una confusa nuvola di parole, paesaggi, odori e colori che non capivo, che mi travolgevano e confondevano così come mi meravigliavano e sorprendevano. Ripenso alle difficoltà che ho avuto nel riuscire a comunicare, a comprendere perché accadessero determinate cose e ad accettarne delle altre. Penso a come, piano piano, sono riuscita a creare il mio posto qui, a sentirmi a casa e ora che mi sento davvero a casa, devo tornare nella via vera casa, a kilometri e kilometri di distanza da qui, e sentimenti contrastanti mi invadono.

La voglia di rivedere la mia famiglia e i miei amici si mischiano alla tristezza di dover lasciare Iringa e le persone che vivono qui.  Sono ancora in Tanzania ma già inizio a sentire la nostalgia di questo luogo e non riesco a pensare che questi siano davvero gli ultimi giorni che passerò qui. Sono ancora in Tanzania ma ho già la voglia di tornare qui.

Camilla Bonfigli, volontaria in servizio civile in Tanzania

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