Prima che sia troppo tardi
Dal 6 all’8 giugno in Germania avrà luogo il G8, il Vertice degli Otto Paesi più ricchi del mondo. La campagna internazionale Make aid work coordinata dalla CIDSE, la rete delle agenzie di sviluppo cattoliche di Europa e Nord America e dalla Caritas Internationalis, chiede agli otto grandi di rispettare gli impegni assunti durante il precedente Vertice del G8 di Gleneagles, tenutosi nel 2005, per la lotta alla povertà. In Italia suddetta campagna è promossa dalla FOCSIV, il membro italiano della Cidse, nell’ambito della campagna “Prima che sia troppo tardi”, ed è supportata dalla Coalizione Italiana contro la povertà e dalla Millennium Campaign. Riportando i dati dell’Unesco, ricordiamo, infatti, che più di 100 milioni di bambini dei paesi in via di sviluppo non possono frequentare la scuola, 500 mila donne ogni giorno muoiono per dare alla luce un bambino o per complicazioni durante la gravidanza a causa della mancanza di cure mediche e 5 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso ai farmaci necessari per curare l’AIDS.
È evidente che bisogna assolutamente investire in sanità ed istruzione per superare lo scandalo della povertà.
L’aiuto internazionale deve essere aumentato in modo da sostenere lo sviluppo dei paesi in via di sviluppo e delle loro popolazioni nel loro cammino per uscire dalla povertà. Per questo scopo della campagna “Prima che sia troppo tardi” è innanzitutto chiedere ai governi che attuino un cambiamento di rotta perché quest’anno, il 2007, è a metà del percorso verso il 2015. In particolare viene richiesto ai governi di:
• Destinare entro il 2010 lo 0,51% del PIL all’aiuto pubblico allo sviluppo, per arrivare, nel 2015, allo 0,7% come stabilito dalla Conferenza di Monterrey nel 2002
• Garantire la partecipazione della società civile e delle ONG dei Paesi poveri nei processi decisionali relativi all’impiego degli aiuti
• Assicurare che gli aiuti allo sviluppo non siano concessi a condizioni politiche ed economiche dannose per le popolazioni dei paesi poveri
• Assicurarsi che le risorse liberate dalla cancellazione del debito siano aggiuntive e non calcolate tra quelle destinate alla cooperazione internazionale
• Garantire la coerenza delle politiche finanziarie e commerciali internazionali con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Concretamente la campagna “Prima che sia troppo tardi” è volta alla sottoscrizione da parte dei cittadini di una speciale cartolina da inviare al Presidente del Consiglio affinché ogni Governo abbia prova tangibile di quanti desiderano concretamente che le cose cambino e che il proprio governo attui linee politiche coerenti con gli Otto Obiettivi del Millennio.