Inaugura il 30 Giugno alle ore 18 presso The HUB Milano (Via Paolo Sarpi, 8) la mostra fotografica dal titolo AFRICA, 15 scatti a cura del fotografo Carlo Pinasco: uno spazio ed un tempo per entrare in Africa, incontrare nuovi volti, ammirare orizzonti e fermarsi ad ascoltare storie di uomini e donne. Il racconto per immagini di un grande continente e della sua gente, accompagnato dalle parole di coloro che in Zambia hanno scommesso contro la povertà!
L’evento è promosso nell’ambito del progetto “Microcredito a Kanyama” realizzato dalla Ong L’Africa Chiama e con il contributo di Fondazione Cariplo.
Il progetto, sviluppato nella baraccopoli di Kanyama alla periferia di Lusaka (Zambia), è rivolto ad oltre 80 famiglie con a carico bambini o persone disabili. Dopo aver effettuato la selezione e promosso un corso intensivo sulle microimpresa, le 80 famiglie hanno ricevuto un prestito grazie al quale potranno potenziare le loro attività produttive e commerciali. Parallelamente viene garantito alle persone disabili, circa 100, un servizio di fisioterapia e supporto nutrizionale.
In Zambia i disabili sono purtroppo molto numerosi a causa della mancanza di vaccinazioni infantili, della carenza di igiene e delle conseguenze della malaria non curata. Secondo i dati ufficiali (fonte: ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni del 2000) lo Zambia conta oltre 300.000 disabili, il 2,7% della popolazione; di questi la maggior parte ha disabilità fisiche (35,2%), seguiti da casi di cecità (27.4%) e sordità (11.2%). Nella capitale Lusaka ci sono circa 1.500 bambini portatori di handicap, il 96,4% di essi non riceve assistenza da ONG o dal governo; il 50% non ha la possibilità andare a scuola; l’87% non ha accesso all’educazione; il 63% non riceve trattamenti riabilitativi e il 46% non accede neppure all’assistenza sanitaria: (fonte: indagine Associazione PPACS – Aprile/Maggio 2006).
Purtroppo la difficile condizione dei bambini disabili è anche legata alla cultura tradizionale secondo cui una persona disabile, o una che lo acquisisce successivamente, ha “offeso in qualche modo gli dei o gli antenati”, con conseguente emarginazione della stessa. L’individuo più debole, che non ha possibilità di crescere in modo autosufficiente e formare a sua volta una famiglia, è considerato una nullità e un peso, una punizione divina e spesso sono i genitori stessi ad emarginarlo per primi.
La mostra sarà aperta fino al 7 Luglio. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.30. Il mercoledì dalle 9 alle 22.30.
In memoria di Tina Rieti. Ringraziamento speciale a Donna Karan Italia
Per informazioni: info@lafricachiama.org – 0721865159