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Dieci anni di cammino

 

DIECI ANNI DI CAMMINO CON L’AFRICA ED ALTRE SFIDE PER NUOVI PROGETTI

L’Africa Chiama ha festeggiato sabato 23 luglio a Fano il suo decimo compleanno di attività con un incontro nazionale dei volontari, a cui hanno preso parte numerosi amici e soci.

Il convegno è stata anche l’occasione per rilanciare l’impegno ad affrontare in futuro altre sfide per nuovi progetti a favore della giustizia e della solidarietà fra i popoli.

Erano presenti anche l’on.le Massimo Vannucci, il presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi, l’assessore provinciale Massimo Seri, gli assessori comunali Davide Del Vecchio e Luca Serfilippi e il vescovo di Fano Armando Trasarti che hanno portato i loro saluti ed espresso il loro apprezzamento per la concretezza e per l’efficienza degli interventi umanitari messi in atto a favore di molte fasce deboli della popolazione in Kenya, Tanzania e Zambia.

“Il nostro impegno  è stato possibile grazie alla vicinanza di tante persone e di enti pubblici locali e nazionali che nel corso di questi anni ci hanno accompagnato e sostenuto dandoci fiducia e stima – ha affermato il Presidente dell’ong fanese Italo  Nannini – Attualmente ci prendiamo cura di oltre 10.000 bambini in difficoltà, orfani dell’aids, ragazzi di strada, minori disabili. La nostra presenza in Africa cerca sempre di potenziare ciò che c’è e di aggiungere ciò che manca, cercando di camminare con le popolazioni locali ed avvalendoci delle loro capacita umane e professionali. Per l’attuazione dei nostri progetti sono attualmente occupate 70 persone locali, accompagnate dai nostri 6 cooperanti italiani che cercano così di porre in atto una vera collaborazione”.

A richiamare il legame con l’associazione Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi c’è stato l’intervento di Elisabetta Garuti, responsabile del Progetto Rainbow, un modello di intervento multisettoriale che cerca di attenuare gli effetti devastanti della diffusione dell’aids con il coinvolgimento attivo dei beneficiari. Per questi sono stati avviati centri nutrizionali, mense scolastiche, case di accoglienza, centri sociali, una scuola materna, una primaria e varie attività di formazione, di prevenzione e di microcredito per l’autosviluppo.

In collegamento via skype sono intervenuti con loro testimonianza Francesco Ingarsia, Chiara Arsie e Michela Capagnoli dalla baraccopoli di Kanyama –Lusaka (Zambia), dove venerdì 22 luglio è stata inaugurata la clinica Shalom per giovani donne e bambini ed è stata posata la prima pietra per la costruzione di una scuola superiore per oltre 150 giovani. “In questo modo si completa il ciclo scolastico, visto che a Kanyama (200.000 abitanti) non esiste una scuola secondaria”. Ad illustrare il progetto di sensibilizzazione per l’integrazione scolastica e sociale dei disabili ha parlato Chiara:” Abbiamo appena concluso la distribuzione di opuscoli in  40 scuole per affermare il diritto dei bambini disabili ad integrarsi nella comunità e nella scuola”. Da Michela è arrivata una relazione sintetica sugli altri interventi umanitari che intendono dare risposte concrete ai diritti dei più indifesi. Tra i tanti giovani volontari che sono stati in Africa con l’associazione anche Luca Marano e Silvia Bongarzoni, responsabili dell’ong dal novembre scorso ad Iringa in Tanzania, dove hanno lavorato al progetto di alimentazione ed igiene a favore di 6.000 bambini di sette mense scolastiche statali. A settembre partirà un altro progetto a favore elle persone con disabilità. Per il Kenya era presente  Barbara Wakoli che coordina il progetto dei ragazzi di strada, invece la cooperante Federica Pantaleoni nella baraccopoli d Soweto a Nairobi ha inviato un’email per manifestare il suo entusiasmo e la sua determinazione nel  servizio alla parte più svantaggiata della comunità, in particolare ai bambini vulnerabili.

Il convegno, inserito nella tre giorni della manfestazione annuale Con L’Africa nel Cuore, svoltasi nell’Anfiteatro Rastatt alla presenza di oltre mille persone, è stata anche l’occasione per rilanciare l’impegno ad affrontare in futuro altre sfide per nuovi progetti a favore della giustizia e della solidarietà fra i popoli.

 

 

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