Articolo di Lara volontaria in servizio civile in Zambia.
Alla Scuola Shalom ci sono quattro classi speciali che accolgono bambini e ragazzi con diverse disabilità che vengono accompagnati fino alla fine del ciclo scolastico (grade 12). Una volta compiuti i 16 anni però, questi ragazzi non hanno più il supporto della scuola, così che tali studenti si trovano ad affrontare numerose difficoltà e l’inserimento lavorativo diventa molto difficile ed improbabile.
In territorio zambiano, infatti, i servizi e i progetti per giovani adulti disabili sono molto scarsi; inoltre secondo uno studio del 2006 condotto da SINTEF, in Zambia il tasso di disoccupazione tra persone disabili è del 55%.
Per questo, da due anni L’Africa Chiama, con la preziosa collaborazione di Sani Foundation, ha avviato lo Skills Project, che ha l’obbiettivo di aiutare ragazzi disabili dai 16 ai 18 anni, nella formazione lavorativa e nel successivo inserimento nel mondo del lavoro.
Il progetto ha previsto una formazione di alcuni degli insegnanti speciali di Shalom su determinate attività manuali (come la costruzione di tappetini da porta e giardinaggio); attività ed insegnamenti che vengono presentati, due giorni a settimana, ai ragazzi del progetto.
In questo primo mese e mezzo di servizio civile, mi è capitato più volte di passare davanti alle classi di questi ragazzi impegnati nel lavorare ai tappetini e mi è subito stato chiaro quanto questo progetto sia stato pensato e cucito su di loro e i loro bisogni.
Le richieste sono adeguate alle loro capacità e allo stesso tempo permettono di acquisire, con il tempo e la pratica, abilità più fini e automatiche.
I ragazzi sono infatti sempre molto attratti dalla presenza di nuove persone esterne alla classe, ma non perdono di vista il loro lavoro, sono soddisfatti e mostrano con orgoglio il prodotto su cui stanno lavorando. E’ stato bello, per me, vederli così impegnati e stimolati.
Anche il progetto del giardinaggio sta portando i suoi frutti, letteralmente. Quando la settimana prima di Pasqua siamo passate a dargli un’occhiata, i ragazzi e il loro tutor Mr Phiri stavano raccogliendo le prime verdure dell’orto, tra la soddisfazione di tutti.
Per questi motivi, lo Skills Project proposto a Shalom, seppur a livello iniziale, sta acquisendo sempre più valore ed importanza come supporto a questa tipologia di popolazione zambiana che spesso viene lasciata da parte; e dato il successo dei primi due anni, più sperimentali, è importante adesso capire come poter implementare tale progetto, magari con l’aumento dei laboratori proposti, per poter valorizzare sempre più in modo specifico, le risorse di ogni ragazzo di Shalom!
Lara Leonardi, volontaria in servizio civile in Zambia