La testimonianza dei giovani volontari in Zambia: “bimbi in strada cibo per cani randagi”
“Noi fanesi nell’inferno dello Zambia”
“Un milione e mezzo sono orfani a causa dell’Aids”
FANO – Cinque giovani volontari (Nadir, Raffaella e Valeria di Fano e Cecilia e Valentina di Pesaro) hanno vissuto per 23 giorni una indimenticabile esperienza nello Zambia, un paese dove si vive una situazione drammatica. II gruppo è stato prima ospite, a Luanshya, di Maria Pia Ruggeri, una volontaria laica di Carpegna, in Zambia dal 1995. “Con lei dice Cecilia – abbiamo toccato con mano le tante situazioni di estrema difficoltà’cui Maria Pia, con grande tenacia ed ammirevole impegno, cerca di provvedere con la costruzione di casette per le famiglie più povere, con i centri nutrizionali. Con la scolarizzazione di circa duemila bambini e con la distribuzione di viveri e generi di prima necessità a chi è stato adottato a distanza dalle famiglie della nostra zona”. I giovani hanno anche visitato alcune missioni, piccole “oasi nel deserto” con scuole, orfanotrofi, piccoli ospedali, ecc. “Ho rivisto con grande piacere – ricorda Raffaella – i bambini che negli anni scorsi sono stati ospitati, per interventi e cure, dalle famiglie fanesi. Tutti ricordano con affetto e con gratitudine quanti hanno incontrato e conosciuto in Italia, in particolare le famiglie che li hanno accolti e che ancora continuano a sostenerli con I’adozione a distanza. Qualcuno di loro parla ancora italiano, ma tutti vorrebbero tornare in Italia”. Nella seconda parte del soggiorno i giovani sono stati ospitati nella casa famiglia della comunità “Papa Giovanni XXIII” di Rimini a Ndola dove è in corso da tre anni il progetto “Rainbow”, un programma di interventi umanitari a favore di diecimila bambini e ragazzi orfani dell’Aids. Lo Zambia è nel mondo il Paese con più orfani a causa dell’ Aids: oltre un milione e mezzo su una popolazione di nove milioni e mezzo di abitanti. “Avere 1’Aids – racconta
Nadir, laureando in medicina – significa morire nelle proprie case senza medicine e senza assistenza, fra atroci sofferenze. Sta sparendo un’ intera generazione, quella dai venticinque ai quarant’anni, con un aumento vertiginoso di orfani” In molte famiglie zambiane una nonna si ritrova da sola ad accudire fino a quindici o venti nipoti. “Ammirevole lo slancio con il quale gli operatori della Papa Giovanni – dice Valentina – portano avanti le loro numerose attività: sostegno scolastico ed ai malati di Aids, scuola per bambini disabili, un’azienda agricola e una fabbrica di mattoni”. A Ndola c’è stato anche un incontro con don Benzi con gli operatori sociali – riferisce Valeria – siamo stati, di notte, a parlare con i bambini di strada che vivono in condizioni disperate: dormono all’aperto coperti da qualche cartone, uno attaccato all’altro per proteggersi dal freddo, dai cani randagi e da altri pericoli. Per questi orfani, inizialmente una ventina, già in questo mese sarà avviato un Centro notturno di pronto soccorso, alla periferia di Ndola, in una casa alla quale sono destinati i proventi raccolti dal Comitato di Fano di “l’AFRICA CHIAMA”.
Il Resto del Carlino – 23 Agosto 2002
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