Sicuramente la parola di questo mese è Karibu, che in swhaili significa ‘benvenuto’.
Da quando siamo arrivate in Tanzania, 3 settimane fa, questa parola ci ha accompagnato: per la prima volta accogliendoci all’aeroporto di Dar es Salaam quando Onesmo ci è venuto a prendere, poi in albergo dove abbiamo passato la notte prima di proseguire il viaggio per Iringa, poi in ogni ristorante, bar, strada, angolo in cui incrociavamo lo sguardo di qualcuno…
Arrivate ad Iringa questa parola ha preso forma: arriviamo nella casa che ci ospiterà per i prossimi nove mesi e troviamo Paolo, il cooperante e nostro OLP (operatore locale di progetto), e Danieli il guardiano, che ci aiutano con le valigie e ci mostrano la casa in cui vivremo, dove troviamo già la spesa fatta e tutto quello che ci potrebbe servire nei primi giorni.
Nei giorni a seguire conosciamo Alessia, l’altra cooperante italiana dell’associazione: “karibuni” e ci raccontanta dei progetti, della città e un po’ di storia della Tanzania; poi il resto dello staff: ed ecco di nuovo “karibuni”, benvenute, ogni volta che entriamo in focal point del progetto Sambamba , o andiamo in una scuola e incontriamo le cuoche del progetto School Feeding o quando, insieme alle nutrizioniste del progetto Kipepeo, entriamo in una casa per le visite domiciliari.
Nei momenti liberi, girando per la città e nel mercato, siamo invase da colori e da odori di ogni tipo, dal profumo del mango e della papaia, alla puzza dei pescetti essiccati e chiunque incrociamo ci urla un “karibuni” cercando di attrarci verso il suo negozio o bancarella. Anche nel caos del mercato tra venditori, mamme con bambini legati sulla schiena, tra bajaji e pikipiki che sfrecciano in mezzo alla strada e stoffe di mille colori ci sentiamo già benvenute in questo paese tutto da conoscere e scoprire.
Così passano i primi giorni e se all’inizio “karibu” era solo una parola piano piano sta diventando uno stato d’animo; le sensazioni ed emozioni fino ad ora accumulate cominciano un po’ a slegarsi, a farsi leggermente più chiare, impossibile provarne di negative in quanto fino ad ora abbiamo avuto solo sorrisi e karibu.
Ambra Gennari volontaria in servizio civile unviversale in Africa (Iringa-Tanzania)
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