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la nostra storia

Ancor prima di costituire l’associazione, dal 1990 un gruppo di famiglie amiche di Fano aperte all’accoglienza, hanno deciso di aprire le proprie case ad una quindicina di bambini e ragazzi zambiani, affetti da malformazioni fisiche o da gravi malattie cardiache. 
Essi per lunghi periodi (da 6 mesi a 2 anni) sono stati ospitati a Fano per essere sottoposti a delicati interventi chirurgici e tutti sono potuti tornare nel loro paese guariti o comunque in condizioni decisamente migliori. 
Negli anni successivii alcuni giovani e alcune famiglie hanno sentito il desiderio di andare a trovare i bambini e le loro famiglie. 

Da queste esperienze è maturato in tutti il desiderio di impegnarsi concretamente e la decisione di attivarsi nel 1998 come gruppo territoriale. In particolare nel 1998 viene organizzata a Fano, nel mese di Ottobre, la prima edizione della Settimana Africana con tavole rotonde, dibattiti, concerti, film, mostre, folklore, sport e gastronomia che hanno coinvolto un vasto pubblico, molte scuole ed una ventina di Associazioni di Volontariato e di immigrati.

Nel mese di Novembre 2000 viene ufficialmente costituita l’associazione L’ AFRICA CHIAMA che attraverso varie iniziative di raccolta fondi decide di sostenere il Progetto Rainbow dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi.

LE NOSTRE TAPPE

Nel mese di agosto l’associazione invia il primo contributo di 30.000.000 di Lire a favore degli ex bambini di strada accolti presso Umukulanfula Children Centre (UCC) di Ndola (Zambia), gestito dai missionari dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

L’associazione sostiene non solo i bambini di strada accolti in tre centri di accoglienza di Ndola, ma anche 160 bambini seguiti presso 4 centri nutrizionali in Zambia.

L’Africa Chiama decide di ampliare il sostegno agli interventi avviati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII nella baraccopoli di Soweto (Kenya) e ad Iringa (Tanzania). Nello stesso anno si contribuisce alla sistemazione del Centro Sociale di Ndola (Zambia).

Il 7 Dicembre Italo Nannini ed il geometra Gianluca Ruscitti avviano i lavori del Centro Sociale Shalom che sorgerà nella baraccopoli di Soweto (Nairobi – Kenya). Vengono avviate mense scolastiche in Kenya, Tanzania e Zambia per circa 7.500 bambini in difficoltà. L’11 Gennaio si aprono a Lusaka le porte della Scuola Shalom ad oltre 350 bambini e a 50 bambini con disabilità. È la prima scuola inclusiva di Lusaka.

A Luglio viene inaugurato insieme a Don Oreste Benzi il Centro Sociale a Soweto (Nairobi – Kenya). In occasione della Settimana Africana viene istituito il Premio Nazionale HO L’ AFRICA NEL CUORE.

Rispondiamo con entusiasmo all’appello che ci lancia l’Operazione Colomba e sosteniamo il suo intervento di pace in Nord Uganda. Ad Iringa viene inaugurato, alla presenza di don Oreste Benzi, il Shalom Social Centre che ospiterà attività per ragazzi e ragazze.

Nel mese di Maggio viene acquistato un lotto di terreno alla periferia di Lusaka, Kanyama, dove sorgerà il Centro Shalom. In Ottobre Simona Tosti, Antonella Sgobbo e Marco Montanari partono per Lusaka per avviare la presenza dell’associazione in Zambia.

Viene avviato a Lusaka il programma di Microcredito rivolto a 40 mamme di bambini disabili. Nello stesso anno una delegazione di Fano si reca in Zambia per la cerimonia di posa della prima pietra e avvio dei lavori della nuova scuola primaria.

Viene avviato a Lusaka il progetto “Keeping Hope Alive” finanziato dal Ministero Affari Esteri che prevede la realizzazione di un centro di riabilitazione e l’inserimento scolastico di bambini con disabilità.

L’11 Gennaio si aprono a Lusaka le porte della Shalom Community School ad oltre 350 bambini. Nel mese di Novembre i cooperanti Luca e Silvia partono per la Tanzania: viene aperta una sede de L’Africa Chiama e viene avviato il progetto Iringa Food Security.

A Giugno a Lusaka vengono avviati i lavori per la costruzione di una Scuola Secondaria e il 22 Luglio si inaugura la Clinica Shalom. A Nairobi viene avviato il progetto “Emergenza Kenya” con lo scopo di migliorare la sicurezza alimentare. Il 23 Luglio si festeggia il Decennale di vita dell’Associazione.

Il 3 Dicembre viene aperto ad Iringa il centro diurno Sambamba, rivolto a bambini con disabilità ed alle loro famiglie. A Lusaka viene inaugurata la Scuola Superiore Shalom, mentre a Nairobi viene avviato un programma a favore di bambini con disabilità che prevede il supporto scolastico e riabilitativo.

A Nairobi l’associazione decide di rispondere alla richiesta di aiuto proveniente da bambini di strada e viene avviato un programma di riabilitazione e reinserimento sociale e scolastico.

A Lusaka viene avviato il reparto di salute materno infantile e in Italia partono i progetti di educazione alla mondialità nelle scuole del territorio.

Si conclude il processo di accreditamento dell’associazione come Ente di Formazione presso la Regione Marche. A Fano viene avviato il servizio di doposcuola rivolto a bambini di origine straniera.

Viene avviato il programma OASI (Orientamento alla Salute per Immigrati) in collaborazione con Asur Marche e Università di Urbino. A Lusaka viene avviata la scuola secondaria Shalom.

Il 14 Settembre avviene la cerimonia di inaugurazione del nuovo edificio della scuola Shalom a Lusaka in Zambia, realizzato con il contributo di CEI, alla presenza del presidente Italo Nannini e di Maria Teresa Fossati.

Nel mese di Ottobre ad Ancona si tiene il kick off meeting del progetto FIN - Finanza Inclusiva finanziato da Fondi Fami che si svilupperà in tre regioni italiane.

Il 26 Luglio viene posata la prima pietra del nuovo Centro di Maternità che sorgerà a Kanyama. Nel mese di Ottobre parte a Nairobi il progetto "You'll never walk alone" finanziato da AICS.

Il 22 Marzo ci lascia Italo Nannini, fondatore e presidente. L’ Africa Chiama risponde all’emergenza Covid19: vengono avviate campagne di sensibilizzazione rivolte alla comunità locale, distribuiti pacchi alimentari e dispositivi per la protezione personale alle famiglie beneficiarie degli interventi, pianificate visite domiciliari costanti alle fasce più vulnerabili. Nessun intervento viene sospeso.

Grazie al contributo dell'Unione Buddhista Italiana viene inaugurato ad Iringa (Tanzania) il nuovo centro di riabilitazione, formazione e accoglienza per bambini e bambine con disabilità e le loro famiglie. L'ostello che li ospiterà viene dedicato ad Italo Nannini, Italo's Home.

Nel mese di Dicembre nasce il primo bambino nel nuovo Centro di Maternità di Lusaka.

NON VOLTARSI, l'iniziativa in Memoria di Italo Nannini

Il 22 Marzo 2020 è tornato alla casa del Padre Italo Nannini, presidente e fondatore de L’Africa Chiama.
Una vita spesa per la sua famiglia e per la sua amata Africa, grazie alla sua grinta e perseveranza ha ridato vita e voce ai più deboli; non mollava mai fino a quando non riusciva ad ottenere ciò che aveva in mente, ovviamente a beneficio sempre dei più deboli.

Il suo più grande impegno è stata certamente L’Africa Chiama, ma tantissime sono state le emergenze di fronte alle quali ha deciso di non voltarsi dall’altra parte.
Ne ricordiamo solo alcune: il suo impegno nella ex-Jugoslavia durante la guerra (1992-1995) e l’accoglienza in casa di una famiglia bosniaca in fuga dal conflitto (1996), l’accoglienza di bambini provenienti dalla Bielorussia e vittime del disastro di Černobyl’ (1995-1996), la decisione di intervenire in Uganda in supporto agli ex bambini soldato (2007-2008), il sostegno ai profughi Somali nel campo di Dadaab in Kenya (2011) e la pronta risposta verso gli abitanti di Arquata dopo il terribile terremoto del 2016. 

Per ricordarlo è stata istituita l’iniziativa “NON VOLTARSI – In memoria di Italo Nannini” attraverso la quale ogni anno verrà individuato un progetto emergenziale a cui l’associazione destinerà un contributo specifico e sul quale accendere i riflettori.

 

22 Marzo: La solidarietà mette radici In memoria di Italo Nannini

Addio al nostro presidente e fondatore Italo Nannini

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