Articolo di Vittoria, volontaria in Servizio Civile Universale Italia
Questo mese è stato un mese diverso dagli altri perché, come anticipa il titolo, abbiamo iniziato i laboratori nelle scuole ma in modalità online. Non solo, sono stati anche i miei primi laboratori in quest’anno di servizio civile, quindi è stata un’esperienza nuovissima.
Abbiamo creato due differenti percorsi, il primo dal titolo “Attiviamoci per il clima” è stato realizzato in tre classi della scuola G. Padalino di Fano. Si tratta di un laboratorio incentrato sul cambiamento climatico e quindi abbiamo fatto delle riflessioni con le classi sul significato di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile cercando di renderli partecipi attraverso la visione di vari video e attività interattive, seppur coi limiti della partecipazione online per rispettare le norme anti-Covid.
I laboratori sono andati complessivamente bene, anche se, ovviamente, ci siamo dovuti adattare all’emergenza sanitaria e quindi vedere i ragazzi solo attraverso uno schermo. Facendo i laboratori in questa maniera sicuramente si perde un po’ dell’ascolto e dell’attenzione che si avrebbe in presenza e anche tutto il calore e i feedback che una classe può offrirti; però, ritengo che come prima esperienza sia andata molto bene. Tutte e tre le classi hanno partecipato, intervenendo a turno per alzata di mano e abbiamo avuto un bel riscontro.
Il secondo laboratorio invece lo abbiamo realizzato in due classi degli Istituti Bramante-Genga e F. Mengaroni di Pesaro. Il laboratorio si chiama “La scuola delle idee”, è promosso dalla Fondazione Wanda di Ferdinando ed è stato realizzato insieme all’associazione VicoloCorto. Lo abbiamo suddiviso in due incontri: il primo incentrato sul tema dell’educazione e il secondo sull’ambiente, in cui abbiamo portato le testimonianze di quattro giovanissimi innovatori di origine africana che hanno creato dei servizi per aiutare altri giovani in ambito di formazione e ricerca del lavoro o si stanno battendo per un bene comune, quello del nostro pianeta.
Anche questo laboratorio mi è piaciuto molto, perché oltre all’esperienza in sé, abbiamo collaborato con un’altra associazione nella quale operano dei volontari provenienti dall’estero (Germania, Spagna, Portogallo). Sarebbe stato sicuramente più coinvolgente conoscerli di persona e lavorare al laboratorio in presenza, ma pazienza, è stata comunque una bella esperienza.
Anche gli studenti sono stati contenti e partecipativi e credo che possiamo considerare queste due nuove esperienze soddisfacenti, nonostante le difficoltà della distanza.
Anche noi ci siamo dovute adattare. Io non avevo mai fatto un laboratorio e Silvia non li aveva mai fatti online. È stato tutto nuovo ma direi che ce la siamo cavata bene. È bello vedere come le persone riescano ad adattarsi a nuovi scenari in poco tempo, anche se non vediamo l’ora di tornare alla normalità.
Vittoria Tamponi, volontaria in Servizio Civile Universale in Italia
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