Negli ultimi giorni sono partiti per un breve periodo di volontariato in Africa tre giovani della nostra diocesi: Silvia Bongarzoni, Raffaella Nannini e Luca Romagnoli, tutti volontari dell’associazione fanese l’Africa Chiama che sostiene da anni progetti umanitari in Kenya, Tanzania, Uganda e Zambia a favore di circa 60 mila orfani dell’Aids, bambini in difficoltà, ragazzi di strada,e minori disabili.
Silvia, di Cagli, 27 anni, laureata in sociologia, è partita per la Tanzania, dove era già stata per due mesi l’anno scorso, nella città di Iringa, dove sarà ospitata presso una casa famiglia dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. “ mi sono resa conto di persona che c’è tanto da fare- afferma Silvia- per alleviare le sofferenze di tante persone che vengono a chiedere aiuto e speranza. Potrò continuare a seguire i centri nutrizionali, le case per ragazzi di strada e le mense scolastiche sostenute (in tutto oltre sette mila bambini) da l’Africa Chiama. Mi piace molto ritornare per impegnarmi in quei luoghi e stare in mezzo a gente calorosa e solare”.
Luca Romagnoli, 30 anni, di Orciano, laureando in medicina, ha raggiunto Nairobi in Kenya, e trascorrerà un mese nella baraccopoli di Soweto, dove l’aspetta la fidanzata Enrica, casco bianco, che invece si fermerà per nove mesi per seguire le attività messe in atto da l’Africa chiama. “Mi sono arrivate diverse notizie da Enrica – dice Luca – che parlano della gravissima situazione economica e sanitaria che affligge la gente delle oltre duecento baraccopoli, soprattutto dopo gli scontri scoppiati in seguito alle vicende post elettorali che hanno provocato circa mille morti e quattrocentomila sfollati”. A Nairobi, oltre una casa per ragazzi di strada, tre mense scolastiche ed un asilo nido, l’associazione fanese ha avviato da due mesi, in collaborazione con un medico italiano, il dottor Gianfranco Morino, il progetto “Lotta alla Parassitosi Intestinale” nelle scuole statali di quattro baraccopoli di Nairobi per curare 50 mila bambini.
Raffaella, di Fano, 28 anni, con laurea in Scienze Diplomatiche Internazionali, si trova da tre settimane a Lusaka in Zambia, nel compound di Kanyama, oltre 200 mila abitanti, per seguire i lavori di costruzione di una casa, che ospita già quattro operatori, due missionarie italiane e due giovani zambiani, impegnati da sei mesi nel sostegno a due scuole per bambini disabili, oltre 300 nel compound, e nell’apertura di una Community School e di un programma di microcredito.
“In questo contesto sociale, scrive Raffaella, i diversamente abili sono i più indifesi, in particolare i bambini, costretti a vivere segregati in casa, senza la possibilità di frequentare la scuola e considerati spesso una disgrazia. C’è molto da fare per modificare la mentalità dei genitori e degli insegnanti”. E’ prevista nel prossimo anno la costruzione di un complesso scolastico e di un Poliambulatorio con fisioterapia per disabili.
In questo Paese, da sei anni, grazie a tanti donatori italiani, sono in atto interventi umanitari con 20 Centri nutrizionali, tre case per ragazzi di strada e tre mense scolastiche per un totale di oltre duemila bambini
Il Comune di Fano contribuisce dal 2005 con il sostegno a distanza di sei Centri con un importo annuale di 1.900 euro, pari alla somma derivante dalla rinuncia al gettone di presenza da parte di venti consiglieri comunali. Tutti i contribuenti possono dare una un aiuto che non costa niente, ma salva la vita di tanti bambini, destinando il 5x mille all’Africa Chiama onlus inserendo nella Dichiarazione dei Redditi il codice fiscale 90021270419.
Altri volontari saranno preparati e selezionati (53 i partecipanti, da ogni parte d’Italia) durante il prossimo corso che si terrà a Fano, presso l’Eremo di Montegiove, dal 18 al 20 Aprile.
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I video dei nostri volontari in Africa: https://www.youtube.com/watch?v=_j84MhSNCdM&list=PLD90375963AB1ACF8&index=3