Articolo di Ilaria volontaria in servizio civile in Italia
Ad una che ha fatto per un anno intero la postina, il mood dell’associazione non governativa sembra molto “relaxed”. Le persone sono gentili, umane, ti chiedono come stai, ti ascoltano, ci si sostiene a vicenda e si lavora per un obiettivo molto nobile, per aiutare gli altri. È tutto sorprendentemente idilliaco, meraviglioso!
E poi arriva il Natale…
<<3 piego di libri per oggi alle 12, grazie!>>
<<Ragazzi devo spedire subito cinque Bartolini, prepara le bolle!>>
<<Ila vai alle poste, ti do i soli, mi raccomando, la fattura!!!!>>
<<3 consegne su Pesaro e 2 su Fano, mi raccomando la ricevuta!!!!>>
<<È FINITO IL CAFFEEEEE!!!! Chi lo va a comprare?>>
<<Salve Signora, sì, mmmh, esatto! Abbiamo delle fantastiche agende solidali, ma se preferisce può acquistare dei calendari con foto realizzate in Tanzania dalla nostra mitica volontaria in servizio civile.>>
<<Arrivato il corriereeeeee!>>
<<Ragazzi oggi abbiamo un sacco di ordini, al lavoro!>>
<<NO! Sono finite le buste, Ila, per favore, le vai a comprare?>>
<<Ok voi due, tavolo 1, voi tavolo 2 […] e infine voi al tavolo 6! Siete pronti?? Che la cena abbia inizio! Il primo è uscito! Aspetta! Abbiamo una celiaca e sei vegetariani di cui uno non può mangiare i funghi! Vai ragazzi col secondo! OH, aspettate quel ragazzo musulmano non può mangiare carne, come facciamo? Abbiamo un menù vegetariano in più! Perfetto, vai ragazzi!>>
<<Il numero estratto è il…………….. 10! TOMBOLAAAAAAAAAA! VINCE IL CESTO!!!!>>
<<Ragazzi faccio un video al volo!!!>> <<Ehi ma io sono tutta scapecciata!>>
<<AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!>>
Avete capito? Se vi è sembrato, leggendo, di stare su una ruota che gira velocissimo, allora avete capito un po’ come mi sento io. Come quando, da piccoli, si saliva sul girello e si girava velocissimo fino a vedere solo masse informi e colorate senza riconoscere più di che cosa si trattasse. Il mese di dicembre in una Ong è più o meno così, parecchio stressante! Solo che una Ong differisce per una cosa da tanti altri ambienti lavorativi. In una Ong si è come in una famiglia. L’importante, e senza questo non funzionerebbe, è essere uniti.
Ilaria Imbriani, volontaria in servizio civile in Italia