TESTIMONIANZA DI GIUSEPPINA VOLONTARIA IN TANZANIA
Vi scrivo per raccontarvi un po’ della mia piccola ma grande esperienza in Tanzania. Non amo “parlare” troppo, ma ci proverò e spero di essere di aiuto per tutti voi desiderosi di fare un’esperienza simile alla mia. Il mio primo consiglio: non arrendetevi e partiteee!!! Sarà un’esperienza indimenticabile, che vi segnerà emotivamente e sono sicura porteremo sempre nei nostri cuori. Vi dico solo che non smetto di pensare a loro!!!!
Io ho vissuto poco più di un mese in una casa famiglia che accoglie bimbi orfani. E’ una gioia condividere ogni momento della giornata con tutti questi bambini che ti cercano continuamente, pronti a giocare e sorridere insieme. E i ragazzi di strada dello Shalom, del Kizito e del New Hope pronti ad accoglierti come Amico e sempre pronti a regalarti un sorriso. Loro non hanno niente, le case sono quelle (alcuni di loro vivono per strada!), i vestiti sempre gli stessi, il più delle volte strappati, girano a piedi nudi ovunque, alcuni tossiscono, altri hanno i nasi gocciolanti, alcuni vivono nella miseria più totale. Nonostante ciò loro sono contenti, ci sorridono e il loro unico obiettivo è arrivare a fine giornata, senza curarsi se mangeranno polenta o altro, in costruzioni di fango e in condizioni igieniche pietose. A me piacevano molto i pomeriggi trascorsi al centro Shalom.Tutti adolescenti, ognuno con problematiche differenti, pronti ogni volta ad accoglierti, prenderti per mano e renderti partecipe in una partita di basket o di pallavolo. Era per me un momento di gioia immenso. Scalzi, con infradito al piede, pantaloncini e giacchetta, agguerriti come non mai, per vincere il “torneo pomeridiano”.
Si tratta di condividere la quotidianità con la gente del posto e la missione in Africa non è di certo una vacanza…da “turista”. Importante è la collaborazione con gli altri volontari e la popolazione che ci ospita che, non sapendo cosa c’è fuori dal “loro mondo” ci guardano incuriositi. E’ tutto così strano, ma bello.
La cosa certa è che il tutto rimane nel cuore.
Non posso non ringraziare l’Associazione l’Africa chiama Onlus che mi ha dato l’opportunità di partire come volontaria, Marina e Giuseppe, responsabili della casa famiglia; la volontaria Silvia; i caschi bianchi Anna e Simone e il mio “super”compagno di avventure, Cesare, che a soli 18 anni è stato pronto e maturo per una simile esperienza.
Giuseppina Mastroianni – Iringa (Tanzania)- Giugno 2008
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