In questo articolo abbiamo intervistato Ambra, una delle attuali volontarie in Servizio Civile Universale, attualmente impegnate ad Iringa, nel progetto Caschi Bianchi: Tanzania. Educazione e Salute 2019.
Abbiamo chiesto a lei, perché un giovane dovrebbe fare il servizio civile, cosa lascia quest’esperienza e quali sono i criteri per scegliere il progetto e l’ente giusto.
- Perché hai deciso di fare il servizio civile?
Avevo da tanto l’idea di partire per il servizio civile, ho sempre pensato fosse un’opportunità troppo bella per lasciarsela scappare, ma a causa dell’impegno universitario non avevo mai concretizzato l’idea.
Il servizio civile all’estero è un’esperienza che ti da la possibilità di crescere professionalmente, umanamente e al contempo conoscere un nuovo paese, una nuova cultura, una nuova realtà, il tutto percependo anche un compenso economico. Perciò come non approfittarne, mi dicevo. Poi mi sono ritrovata dopo la laurea triennale, come tutti forse con le idee poco chiare per il futuro, non sapevo se continuare a studiare o inserirmi già nel mondo del lavoro, sapevo solo che non volevo “fermarmi”, e un po’ per caso in quel momento ho scoperto che era uscito il bando del Servizio Civile, così comincio l’impegnativa ricerca del progetto perfetto per me. Leggendo le centinaia di progetti bellissimi, il mio entusiasmo cresceva e pure la mia convinzione che questa opportunità fosse imperdibile, chiedendomi come mai non se ne parlava di più, perché non avevo mai conosciuto qualcuno che l’avesse fatto… ed è così che mi sono imbattuta nel progetto de L’Africa Chiama.
- Perché hai scelto L’Africa Chiama?
Il continente africano mi ha da sempre affascinato e incuriosito molto, quindi le mie ricerche vertevano in particolare su questi paesi così ho individuato i progetti de L’Africa Chiama. Tra Kenya, Tanzania e Zambia il progetto che più mi sembrava congeniale alle mie capacità e percorso professionale era quello in Tanzania, con disabilità e malnutrizione. Mi sono laureata in Educatore sociale e culturale all’università di Bologna, e ho sempre lavorato con la disabilità, quindi anche se l’attrazione di un’esperienza totalmente nuova era accattivante, razionalmente ho pensato che fare una scelta a me più congeniale sarebbe stata un’idea migliore. Così mi sono informata sull’associazione, chiedendo pareri anche ai ragazzi che erano in quel momento in Servizio civile con l’Africa Chiama e mi sono tolta qualche dubbio, scoprendo che l’Africa Chiama è una piccola organizzazione, nata dall’unione di famiglie con la stessa passione, mi è sembrato l’ideale pensando che fosse una situazione più intima in cui da estranea poter entrare piano piano e creare dei legami veri con persone vere, cosa che a mio avviso e conoscendo il mio carattere, in una organizzazione più grande mi sarebbe stato più difficile.
- Cosa ti sta dando questa esperienza?
Oltre a stare scoprendo una cultura diversa, tanto affascinante quanto interessante, sto facendo tanta esperienza dal punto di vista professionale, entrando nel mondo della riabilitazione su base comunitaria, della fisioterapia e della malnutrizione.
Inoltre sto sicuramente prendendo molta consapevolezza di me stessa e dei miei limiti, che pensavo fossero molto più ristretti. Sto scoprendo una forza che non pensavo di avere, trovandomi spesso in situazioni totalmente fuori dalla mia confort zone, in un paese di cui non conosco la lingua e la cultura. Tra le altre cose infatti sto anche imparando una nuova lingua, lo swahili.
- Perché lo consiglieresti ad altri giovani?
Perché è una grande opportunità per impegnarsi e contribuire in prima persona e in maniera concreta, aiutando il prossimo e battendosi per i diritti umani, lo sviluppo e la creazione di una società migliore. È inoltre un’importante opportunità di crescita professionale e umana, che dà il modo di conoscere persone e realtà nuove, il mondo della cooperazione e delle ONG, per mettersi in gioco e poter avere un impatto positivo sul mondo e su noi stessi, oltre i 12 mesi di servizio.
Se le risposte di Ambra vi hanno incuriosito e fatto accendere una lampadina, ricordatevi che c’è tempo fino al 15 febbraio 2021, alle ore 14.00 per presentare la propria candidatura all’attuale bando SCU. L’Africa Chiama ha a disposizione 10 posti in Italia, Kenya, Tanzania e Zambia.
Tutte le informazioni utili al seguente link à https://bit.ly/34CDyoN
https://www.youtube.com/watch?v=CFsNHU2p8vw&list=UUU0gW4zJHUIbtaz2o14tMPQ&index=1
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