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Primo giorno in Tanzania

Dar es Salaam ci accoglie con un caldo clamoroso e un sole che spacca le pietre, per noi che veniamo dall’autunno italiano un sollievo. Veniamo accolti da Onesmo che con sicurezza e determinazione ci guida nel caos di questa città. Suoni, colori, polvere e casino sulle strade.

Dopo una notte in albergo inizia il viaggio verso Iringa, la nostra destinazione per i prossimi dieci mesi.

Partiamo alle quattro del mattino, le prime ore le passiamo dormendo finché non si alza il sole con dei colori intensissimi. Con l’alzarsi del sole inizia anche la vita ai lati della strada, gente che lavora, bancherelle di frutta e verdura, bimbi che giocano e donne che cucinano all’aperto. Un miscuglio di movimenti, colori odori e terra rossa. Il tutto accompagnato da rumori, provenienti soprattutto dalla strada, dove se la battono macchine, camion, pulmini, moto e persone in bici. Il loro modo di guidare è straordinario, sorpassano in ogni momento, sia da destra che a sinistra, comunicano solo con il clacson ed ovviamente vale la legge del più forte. In tutto ciò si immischia anche la polizia sempre pronta a fare una multa.

Dopo alcune ore ci fermiamo a Morogoro a fare colazione ed Onesmo ci introduce nella tradizione culinaria tanzaniana, in cui la mattina si mangia un pasto caldo. Infatti ordina il brodo di pollo con delle patate e della carne, ma noi per ora ci limitiamo a mangiare una omelette con il chapati (tipica piadina tanzaniana). Non c’è niente di più bello che l’immersione in una cultura attraverso il cibo.

Una volta ripartiti abbiamo la fortuna di attraversare il parco nazionale di Mikumi e probabilmente è questa la parte più bella di tutto il viaggio. Vediamo giraffe, elefanti, facoceri con i suoi cuccioli, gazzelle ed a un certo punto una mandria di zebre attraversa persino la nostra strada. È davvero emozionante vedere non solo la natura in tutta la sua bellezza incontaminata, ma anche osservare questi animali liberi nel loro habitat naturale.

Dopo questo piccolo safari piano piano cominciamo a salire poiché Iringa si trova su un altopiano a circa 1.500 metri, il ritmo rallenta per i tanti camion che abbiamo davanti. Ma alla fine delle dieci lunghe, ma intense ore di macchina arriviamo alla nostra meta.

Per me questo viaggio è il modo perfetto per entrare in contatto con il mondo africano perché è una full immersion nella vita e cultura tanzaniana. Vedi, senti e vivi molte cose che ti accompagneranno per tutto il tempo come per esempio la lentezza dei tempi, la curiosità della gente e il movimento continuo lungo le strade.

In più la bellezza paesaggistica ripaga le tante ore di viaggio.Lo posso solo consigliare a chiunque!

Marie Franziska Moeller volontaria in servizio civile unviversale in Tanzania

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