Scuola inclusiva shalom

L’ EMERGENZA

I/le bambini/e e i/le giovani con disabilità sono ancora oggi una delle categorie maggiormente escluse dal sistema educativo per molteplici ragioni.
Innanzitutto, le strutture educative in grado di accogliere studenti/esse con disabilità sono poche e spesso sono collocate nei centri urbani, a discapito delle zone periferiche o rurali. La maggior parte delle scuole, perciò, non sono in grado di accogliere bambini/e con disabilità per diversi motivi, tra cui l’inaccessibilità delle strutture, la mancanza di insegnanti qualificati in educazione speciale e inclusiva e di mezzi educativi adeguati. Inoltre, il rapporto numerico tra insegnante e studenti/esse per classe è eccessivamente alto, questo compromette la qualità della didattica a discapito soprattutto degli/delle studenti/esse con disabilità. Questi problemi sono evidenti sia nelle scuole mainstreaming ma anche in quelle speciali, dove la maggior parte delle volte i/le bambini/e con disabilità sono relegati/e, le quali sono segregate dal resto della società e questo alimenta ulteriormente la loro condizione di emarginazione ed esclusione sociale.

L’esclusione dal sistema educativo rappresenta spesso il primo passo verso un percorso di emarginazione ed esclusione con il quale le persone con disabilità devono fare i conti tutta la vita. Un altro fattore che compromette l’inclusione dei/delle bambini/e con disabilità nelle scuole è quello legato alla povertà e quindi alla possibilità per le famiglie di sostenere i costi relativi all’istruzione dei/delle propri/e figli/figlie.

LA RISPOSTA DE L’ AFRICA CHIAMA

Nel 2010, L’ Africa Chiama inaugura la Shalom Primary School a Kanyama, nella periferia di Lusaka, con l’obiettivo di garantire un’istruzione di qualità e inclusiva per tutti/e i bambini e le bambine del compound. Nel 2012, viene completato anche il plesso che ospita la Shalom Secondary School.

La Scuola Shalom ha 1444 iscritti, di cui 73 con disabilità (39 M, 34 F), 42 insegnanti della primaria e secondaria, 8 special teachers e 5 assistant teachers ed è composta da:

• 10 classi primarie,
• 18 classi secondarie,
• 1 Special Unit con 5 classi speciali,
• 1 laboratorio di scienze,
• 1 libreria comunitaria,
• 1 laboratorio computer,
• 1 laboratorio di arte.

La Scuola Shalom integra ed include 73 studenti e studentesse con disabilità, di cui 5 con disabilità visiva, 21 con disabilità uditiva, 41 con disabilità intellettiva e 6 con disabilità fisica attraverso classi speciali e classi inclusive.

Le classi speciali sono 5, tutte primarie e accolgono attualmente 53 studenti e studentesse. I restanti 23 studenti e studentesse con disabilità sono inclusi/e nelle classi inclusive. Ogni classe speciale è gestita da uno special teacher, con competenze specifiche verso una o più disabilità.
Vi sono 3 classi per studenti/esse con disabilità intellettiva, 1 classe per studenti/esse con disabilità visiva e 1 classe per studenti/esse con disabilità uditiva. In queste ultime due, gli studenti e le studentesse imparano rispettivamente il braille e la lingua dei segni zambiana con l’obiettivo di poter studiare nelle classi inclusive gli anni successivi grazie al supporto degli insegnanti speciali. I libri scolastici in braille vengono prodotti internamente grazie a Mr. Senard Phiri, Direttore del Dipartimento di Unità Speciale.
L’obiettivo primario rimane quello di favorire l’inclusione scolastica di quanti più bambini/e con disabilità possibile, laddove sia possibile garantire una didattica inclusiva che non lasci indietro nessuno all’interno della classe e che ponga al centro i bisogni individuali di ciascun/a bambino/a.

All’interno della Shalom School vengono portate avanti anche attività sportive, extra-scolastiche e di educazione non formale inclusive, quindi, accessibili e a cui possano partecipare tutti/e.
Attualmente vi sono:

• Lezioni di judo inclusivo, in collaborazione con la Zambia Judo Association, dove partecipano studenti/esse senza disabilità e studenti/esse con disabilità visiva e uditiva grazie al supporto di due insegnanti speciali e alla traduzione simultanea in lingua dei segni;
• Lezioni di coro inclusivo;
• Attività sportive, come il baskin (basket inclusivo), in collaborazione con due trainers di DISACARE;
• Media Club.

Il Centro Shalom ospita anche corsi di formazione professionali e inclusivi in agricoltura e allevamento di polli per giovani con e senza disabilità, le cui attività sono svolte con l’obiettivo di soddisfare gli standard richiesti dal TEVETA (Technical Education, Vocational and Entrepreneurship Training Authority Zambia) e ottenerne il certificato.

Infine, nel settore educativo, grazie ai fondi dei progetti “Edu-Care” e “Kanyama for All”, due progetti finanziati rispettivamente dall’Unione Europea e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), L’Africa Chiama collabora con altre 7 scuole di Kanyama e delle aree limitrofe in attività di:

• Adeguamento e rinnovamento di strutture scolastiche, con l’obiettivo di rendere accessibili le strutture per tutti/e i bambini e le bambine con e senza disabilità; l’attività prevede, tra le altre cose, la costruzione e/o il rinnovamento di rampe e l’aggiustamento e/o la costruzione di bagni;
• Fornitura di materiale di insegnamento e apprendimento inclusivo, basato sull’analisi dei bisogni di ciascuna scuola e dei bisogni individuali di ciascun/a studente/essa;
• Corsi di formazione permanente su disabilità ed educazione inclusiva, attraverso esperti di settore e la collaborazione con istituzioni locali, con l’obiettivo di garantire un aggiornamento e una formazione continua ad insegnanti e staff ausiliario.