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beatrice mezzanotte volontaria tanzania

Testimonianza di Beatrice dalla Tanzania

E’ già passato un mese dal mio rientro in Italia, ma parlare di questa esperienza mi resta ancora molto difficile. I ricordi, le emozioni, le immagini, tutto quello che rimane deve ancora trovare il suo posto nella vita di ogni giorno. Sono certa di poche cose, e queste posso raccontarle.
Sono certa di essere partita con molte domande, convinta di trovare tutte le risposte. Ho invece vissuto quelle tre settimane dimenticandole, scoprendo che lì, in quei luoghi senza tempo, erano beatrice mezzanotte volontaria tanzania inutili. Le risposte che cercavo non le ho trovate, ma, in compenso, sono partita carica di domande nuove. Domande che oggi, a differenza di due mesi fa, considero una ricchezza e non un fardello, un viaggio da compiere con gioia piuttosto che una meta da raggiungere ad ogni costo.

Questo è stato il più grande dono che ho ricevuto da questa splendida avventura, e credo di dover ringraziare di cuore tutte le persone che ho incontrato su questo cammino. Comincio da Stefania, una giovane donna piena di forza e di coraggio, che infonde energia con il suo stesso esempio. Penserò a lei nei momenti bui e mi ricorderò della sua grinta. A Mohammed e Newton, che hanno ascoltato la mia opinione con attenzione ed interesse: modelli di persone interessate al cambiamento, al progresso, all’apertura.

Un grazie speciale a tutte quelle persone che, con il loro sorriso, hanno voluto insegnarmi che avere meno non significa essere meno felici: le operatrici dei centri Sambamba e Kipepeo, la signora che vende la frutta al mercato di Iringa, e tanti sconosciuti, gente che senza chiedere nulla ha voluto regalarmi un istante di gioia da condividere insieme.

Ai meravigliosi bambini del Sambamba, quelli con cui ho trascorso la maggior parte del tempo: Johnson, Samson, Waridi, Beatrice, Foromena, Joeli, Thomas, Salehe, Jaston, Sophie, Princilla, Baracka, Luca, Dorisi, Clav, Daniel, e tutti gli altri di cui non ricordo il nome. Non trovo ancora le parole giuste per raccontare di loro. So che il loro ricordo è una gioia immensa, e non passa giorno che io non pensi a loro: alle loro vite, alle loro incredibili storie, alla forza (così presente, quasi tangibile) di chi vuole esistere nonostante tutti gli ostacoli.
Ecco, questo è tutto quello di cui riesco a parlare.

Una semplice escursione nel cuore e nella memoria. Un grazie sentito a “L’Africa Chiama” e a “Call Africa Tanzania” per avermi dato la possibilità di scoprire una nuova realtà e una nuova parte di me. Asante sana!

Beatrice Mezzanotte – volontaria ad Iringa (Tanzania) – Febbraio 2014
beatrice volontaria Africa con l'Africa Chiama

beatrice mezzanotte volontaria ad Iringa Tanzania

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