TESTIMONIANZA DI MIMMA VOLONTARIA A KANYAMA (ZAMBIA) –
Ci sono delle sensazioni che non si possono descrivere…che é difficile spiegare poiché qualunque parola risulterebbe relativa o comunque non renderebbe l’idea di quello che kanyama ti provoca, di quello che l’Africa ti regala…senza chiederti nulla in cambio. Kanyama non é solo un “altro paese”o un altra cultura a cui ci si approccia…é un modo di essere che diventa tuo nel momento in cui scendi da quell’aereo e che non ti lascia piú.
Molta della gente che incontro e a cui racconto della mia esperienza in Africa, guardandomi con stima sussurrano inteneriti”chissá quanto bene avrai fatto a quella gente”, a quel punto io sorrido e penso che in realtá , non siamo noi che “diamo a quella gente”…poichè entriamo in un contesto giá avviato e a cui possiamo contribuire ben poco per il periodo limitato in cui ci intratteniamo, semplicemente sono loro che ci regalano un’altra visione della vita, un’altra consapevolezza della nostra esistenza, un modo diverso di “guardare” al di lá della nostra normale percezione di felicitá.
Kanyama mi ha derubato di quella incoscienza che governa le nostre normali giornate, dell’indifferenza che spesso accompagna la nostra quotidianitá e mi ha regalato la veritá del sorriso di un bimbo che a piedi nudi e un quaderno tra le braccia va a scuola , che gioca divertito con una palla anche per ore, che allungando le braccia verso di te chiede coccole e tenerezza anche solo per pochi minuti.
Ecco tutto questo non si dimentica…
Mimma, volontaria a Lusaka – Giugno 2009
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