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Un pulmino per il Sambamba

Iringa è una bella città, verde abbracciata dalle montagne e attraversata da un grande fiume.

Iringa è una bella città, la sua gente è ospitale paziente e orgogliosa…come tutto il popolo tanzaniano del resto.

Ma a Iringa non ci sono solo bei paesaggi, ampie distese e un’aria fresca da respirare. Iringa è la regione con maggiore percentuale di HIV dell’intero Paese, a Iringa e nei villaggi circostanti c’è un alto tasso di alcolismo, a cui conseguono numerosi casi di disabilità, malnutrizione e abbandono.

I bambini, come sempre, sono le prime vittime di queste piaghe sociali, piaghe a cui lo Stato non sempre pare interessato; ma ci sono numerose organizzazioni e associazioni che cercano di fare il possibile perché i bambini e le loro famiglie possano trovare il modo di migliorare le proprie condizioni di vita.

Una di queste è L’Africa Chiama in Tanzania, fatta di persone dal grande cuore che impiegano le loro giornate nell’assistenza dei bambini disabili e malnutriti e nella difficile battaglia contro le barriere architettoniche, ma soprattutto mentali e culturali.

Uno dei servizi, tutti gratuiti, più preziosi è il trasporto dei bambini da casa ai centri e viceversa. I bambini vivono tutti nei villaggi intorno alla città, gli operatori vanno ogni giorno a prendere i bimbi con un pulmino a noleggio.

Essere a noleggio richiede un’ingente spesa e una totale dipendenza da costi e condizioni dei proprietari dei pulmini (inoltre non sempre in buone condizioni). I bambini che vengono al Sambamba vivono distanti dal centro e la maggior parte di loro non può camminare da casa al centro, come tanti bambini invece fanno ogni giorno per raggiungere la scuola.

 Assicurare il trasporto è fondamentale, al pari di dar loro un pasto completo…perché?

I bambini disabili in Tanzania sono oggetto di scherno, isolamento, vengono ignorate le loro capacità e le loro risorse, spesso sono considerati frutto di maledizioni o “sfortune” di cui vergognarsi. Alcuni bambini sono ancora chiusi in casa, nascosti… seppure sia illegale per lo Stato.

I genitori dei bambini del Sambamba stanno camminando verso un lento percorso di accettazione e riconoscimento dei loro figli, alcuni di loro ci riescono altri ancora faticano a farlo. Se noi non assicurassimo il servizio di trasporto i genitori non porterebbero i figli al centro e questo nuocerebbe gravemente ai bimbi: tornerebbero a essere lasciati a casa, soli, senza esercizi, senza qualcuno con cui giocare e senza l’attenzione alle loro esigenze che li ha portati a migliorare ogni giorno e a crescere. I genitori sarebbero sempre troppo occupati in altro per preoccuparsi di loro.

Quello del trasporto è un problema talvolta sottovalutato, non ci si sofferma mai a domandarsi come questi bimbi ogni giorno raggiungano il centro eppure se questo servizio non fosse garantito i bambini non potrebbero accedere a tutti gli altri: un pasto, esercizi di fisioterapia, cure, assistenza psicologica e sussidio per lo studio. Il nostro sogno è avere un nostro pulmino, con cui raggiungere anche i bimbi più lontani dalla città ed essere indipendenti per migliorare il nostro servizio. Purtroppo questo sogno non è ancora realizzabile, ma se unissimo le nostre forze certamente sarebbe più semplice.

Aiutateci a realizzare questo sogno, in nome di questi bimbi che ogni giorno fanno un passo in più e degli operatori che li accompagnano.

Grazie!

Stefania Lagonigro, coordinatrice de L’Africa Chiama in Tanzania

 Se vuoi contribuire anche tu all’acquisto del pulmino, sostienici indicando nella causale “Pulmino Sambamba”

Obbiettivo raggiunto il pulmino è arrivato, grazie di cuore a tutti i sostenitori!!

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Con il Sambamba nel Cuore

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